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Martedì 14 febbraio, dopo la visita al Museo
Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere ( Mantova) mi
son recato a Solferino, dove ho visitato la torre , il Memoriale della Croce
Rossa e l’ossario. E’ davvero triste pensare a quante vite umane persero la
vita nella battaglia di Solferino.
Decisamente enorme il numero delle ossa e dei teschi dei caduti, tanto che
mi è venuto in mente il museo di anatomia di Innsbruck, che ho visitato
alcuni mesi or sono sotto la gentile guida del Prof. Roman Hoermann.
Strano che ne memoriale non abbia trovato la “lapide” della Repubblica di
San Marino. Bisogna che ne parli con il Dott. Giuliano Giardi della Croce
Rossa Sammarinese.
La battaglia di Solferino e San Martino venne combattuta il 24 giugno 1859
in Lombardia nel contesto della seconda guerra d’indipendenza italiana
dall’esercito austriaco da un lato e da quello francese e piemontese
dall’altro. Vide la sconfitta dell’Austria che con essa perse la guerra e la
Lombardia. Viene ricordata in Italia come primo concreto passo verso l’unità
nazionale e in tutto il mondo per aver ispirato a Henry Dunant l’idea della
Croce Rossa Internazionale.
I tre eserciti erano comandati dai rispettivi sovrani: Napoleone III per la
Francia, Vittorio Emanuele II per il Regno di Sardegna (ufficialmente alle
dipendenze dell’imperatore francese) e Francesco Giuseppe per l’Austria.