NON CHI COMINCIA MA QUEL CHE PERSEVERA

Pubblico questa stupenda lettera del grande nuotatore Gabriele Fadanelli imbarcato su NAVE CARABINIERE che ora soffre un po’ di nostalgia del suo Trentino e del suo Lago ..Santo di Cembra !

A presto Gabriele, ti aspettiamo

Giorgio con i marinai Trentini !!!!

Ciao Giorgio,

ti scrivo ancora una volta dall’Oceano Indiano, in partenza dalla Malesia e diretto alla volta del Pakistan.  Il mare per il momento non ci è ostile e le fatiche sono ancora sostenibili: iniziano le prime defezioni, i primi addii tra i componenti dell’equipaggio, persone con le quali si è convissuto, nel bene (spesso) e nel male.

Ormai le montagne alpine e i climi rigidi invernali (e el LAC SANT) assumono il contorno vago del ricordo, anche se so di certo che a brevissimo tornerò a rivederle, assieme ai tanti affetti lasciati a casa.

Noi abbiamo lasciato la Malesia dove siamo stati ancorati alla fonda per partecipare alla fiera marittima e aeronautica “LIMA 17” (non so se hai avuto l’occasione di vedere qualche notizia sul web): una manifestazione incredibile, con equipaggi di tutto il mondo e che per me ha rappresentato sicuramente un’esperienza indimenticabile, sia per quanto riguarda la location, sia per l’ unicità dell’evento.

Ora, lontani dal  sud-est asiatico, la campagna lascia una parte importante di quel che era il suo progetto iniziale e si appresta ad addentrarsi nella sua fase finale, sebbene manchino ancora una decina di porti prima del ritorno a La Spezia.

Infatti, come già da tempo si andava vociferando, è arrivata l’ufficialità sul prolungamento della campagna di NAVE CARABINIERE che ci porterà a toccare i porti di MASCATE (OMAN), KUWAIT CITY (KUWAIT), BAHREIN (BAHREIN), DOHA (QATAR), DAMMAM (ARABIA SAUDITA),  ABU DHABI (EMIRATI ARABI UNITI), MASSAWA (ERITREA), HAIFA (ISRAELE) e CIVITAVECCHIA dove dovremmo partecipare alla cerimonia di consegna della bandiera di combattimento.

In questi mesi ho imparato a conoscere un mondo che fino a qualche anno fa nemmeno avrei pensato di prendere in considerazione, quello della Marina Militare e delle Forze Armate in generale: un mondo dove rispetto, regole, onore e valore si tengono a braccetto e reggono tutta la struttura gerarchica, dal Comandante fino al semplice Marò.

Ho avuto consigli di ogni sorta, sia su un mio possibile futuro, anche da parte di Ufficiali, sia sul lato della preparazione fisica e dell’alimentazione (in questo caso sicuramente devo ringraziare i colleghi del SAN MARCO e i Palombari di COMSUBIN), sia sulle uscite nei porti e su come “destreggiarsi” al meglio nei porti stranieri e nei contatti con la popolazione locale (ma di questo avremo modo di parlarne…).

Tuttora, a distanza di più di 3 mesi dall’inizio della missione, quando la stanchezza e forse la nostalgia di casa iniziano piano piano a farsi sentire, non mi posso che sentire arricchito in ogni ambito della persona da quest’esperienza fantastica che ho avuto il coraggio di intraprendere.

Mi sono permesso di inserire il motto di Nave Vespucci come oggetto di questa conversazione. Proprio ieri è stata inaugurata la campagna che vedrà toccare le coste del Nord America da parte di quella che per molti è considerata come “la nave più bella del mondo” , oltre a numerose tappe europee.

Discutendo con colleghi mi è stato riferito quale fosse il motto della Nave e sono rimasto a riflettere sul grande significato riassunto in così poco spazio.

E allora mi è venuto in mente a come ho iniziato quest’anno in Marina, le motivazioni e la curiosità e allo stesso modo il rispetto che nel frattempo ho iniziato ad avere per le persone con cui sto condividendo questo pezzo dell mia vita e allo stesso modo mi sei venuto in mente te, che forse ci sei già passato ed hai “perseverato”, com’è giusto che sia.

Forse in qualche modo, quando ritornerò a La Spezia, se ci sarà ancora bisogno, troverò il modo per essere imbarcato sul Vespucci, che allora starà facendo tappa a Montreal, in Canada, o su Nave Palinuro, in campagna addestrativa nel Mar Mediterraneo. Io nel frattempo aspetto il prossimo porto, Karachi in Pakistan, dove saremo scortati in ogni spostamento e persevero, perché mi piace.

Un grosso saluto, come al solito,

dall’Oceano Indiano,

Gabriele