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Venerdì 10 maggio presso la prestigiosa sede della sala delle
Marangonerie del Castello del Buonconsiglio di Trento ha avuto luogo una
conferenza sulla Battaglia di Lissa del 20 luglio del 1866.
La prima parte della serata è stata curata da Luigi Carretta che ha spiegato
in modo particolareggiato le varie fasi della battaglia navale evidenziando
le tipologie di navi ed armamenti che presero parte allo scontro bellico
inquadrato nella terza guerra d’indipendenza. Carretta ha evidenziato la
tattica e le strategia seguita dai due principali contendenti, il
contrammiraglio Wilhelm von Tegetthoff e l’ammiraglio Carlo Pellion di
Persano.
Fu la prima grande battaglia navale tra navi a vapore corazzate e l’ultima
nella quale furono eseguite deliberate manovre di speronamento.
Poi Giorgio Martini, Capitano di Fregata della Marina Militare in congedo,
ha ricordato quando si trovò sull’isola di Lissa ( in croato Vis) assieme
agli amici austriaci della OMV e gli amici croati, ricordando i caduti della
battaglia davanti alla copia del monumento funebre con il famoso leone
dormiente, presso il cimitero dell’isola.
Purtroppo come ha evidenziato Martini l’originale del monumento si trova
nella sede dell’Accademia Navale di Livorno , poichè non è possibile
utilizzare un monumento funebre che ricorda il sacrificio di tutti coloro
che caddero in battaglia, come se fosse un trofeo di guerra.
Stessa cosa ha ritenuto deplorevole la sottrazione della sciabola del
contrammiraglio Wilhelm von Tegetthoff, avvenuta alla fine della prima
guerra mondiale dal museo austriaco di Pola che la conservava.
Lo storico Ettore Beggiato che ha scritto un libro sull’argomento , ha
parlato della costituzione degli equipaggi della marina austriaca , della
lingua parlata a bordo , il veneto e degli ordini che venivano impartiti
dagli Ufficiali , citando la famosa frase pronunciata dall’ammiraglio
Tegetthoff al suo timoniere. “Daghe dosso Nino che la ciapemo!”
Ha poi menzionato le onorificenze concesse ai partecipanti alla battaglia
navale da parte della Casa d’Austria, e le conseguenze storico politiche
della battaglia, concludendo la sua relazione con la frase che pronunciarono
gli equipaggi veneto austriaci alla fine dello scontro : “Viva San Marco!”
Presenti alla serata numerose associazioni con i loro presidenti e
rappresentanti, Italia Austria di Trento Rovereto organizzatrice
dell’evento, con il Presidente Fabrizio Paternoster, Associazione Marinai
d’Italia con Raffaele Garofalo, Lega Navale con Corrado Caruso, Associazione
Lagunari Truppe Anfibie con Luciano Lunelli , Love onlus.