da un'idea del Dott. Giorgio Martini c/o Farmacia S.Rocco CEMBRA TN P. IVA 01506850229
Venerdì 28 agosto : corsa al Deladent e incontro Fabio con il suo husky Egon
e diversi fiori di colchico autunnale (Colchicum autumnale).
E’ importante non confondersi con lo zafferano!
Ecco cosa dice il botanico Prof. Serafini:
Innanzitutto è molto difficile trovare lo zafferano in alta montagna –
sottolinea Serafini – nel Nord Italia non cresce quasi mai”. Il fiore dello
zafferano presenta tre stami, o stimmi, mentre il colchico autunnale ne ha
6. La fioritura di quest’ultimo è da agosto a settembre, mentre lo zafferano
fiorisce verso la fine di ottobre-prima metà di novembre.
“Il colchico d’autunno contiene la colchicina, un veleno mitotico – spiega
il professore – in pratica blocca la divisione delle cellule. A piccole dosi
e sempre solo sotto controllo medico, viene usato nell’omeopatia e,
rallentando i processi metabolici che portano alla formazione dell’acido
urico, rappresenta un buon rimedio contro la gotta”.
“Gli effetti avversi, provocati dall’ingestione di parti di questa pianta
sono quelli tipici dell’avvelenamento con dolori acuti non controllabili”,
conclude Serafini. Quindi nausea, diarrea, vomito e dolori addominali. Se
l’intossicazione è acuta si può anche morire. Generalmente il decesso
sopraggiunge in seconda o terza giornata per collasso cardiocircolatorio o
choc settico.